giovedì 24 ottobre 2013

Gricignano. Mega rogo tossico alle spalle del cimitero. Sul posto carabinieri e VVFF



Gricignano (23/10/13). E' il disastro ambientale che nel silenzio, ora dopo ora, minuto dopo minuto, ci toglie pezzi di vita per portarseli via per sempre. Uno scempio immane ai danni della natura e della vita in generale che nessuno è capace di fermare. Non basta l'indignazione, la mobilitazione di sempre più ampi gruppi di cittadini intenti a diffondere il verbo della denuncia, dell'allerta sul disastro che si sta consumando e che ci sta consumando. Sembra di combattere la stessa battaglia di Donchisciotte, non si intravvedono mai i frutti sperati. Giovani vite si spengono per malattie di cui fino a dieci anni fa si conosceva a malapena il nome, e i casi si contano a decine. Sempre più persone si ammalano di dermatiti e di asma, per non parlare di tutte le altre malattia cosiddette "comuni", lo dicono i medici di base, dei loro allarmi però rimane il suono delle parole. Ma la malattia più pericolosa di tutte è la rassegnazione, il pensare che qui nessuno potrà mai cambiare niente, perché - dicono in molti - "è sempre stato così e niente e nessuno potrà cambiare le cose" . Contro questo cancro principalmente bisogna lottare. Scendiamo in strada e protestiamo, riprendiamoci la nostra vita, riappropriamoci dei nostri spazi e del nostro tempo. Ricominciamo daccapo, mattone dopo mattone, e ricostruiamo la nostra casa. La terra è nostra, cacciamo fuori i barbari che l'assediano!

domenica 20 ottobre 2013

Mobilitazione generale Stop Roghi Tossici, il 26 Ottobre a Napoli. CamUrrà si mobilita.


Gricignano (20/10/13). I giovani dell'associazione CamUrrà scendono in piazza a sostegno della mobilitazione generale del 26 Ottobre prossimo promossa dal comitato "La Terra dei Fuochi". Secondo le stime degli organizzatori saranno almeno centomila, in quell'occasione, i cittadini che proverranno da tutta la Campania per dire no al disastro ambientale. Appuntamento alle ore 16.00 in piazza Dante. Intanto prosegue la massiccia campagna di sensibilizzazione sul tema dell'emergenza ambientale in tutti i comuni della provincia di Napoli e Caserta.
Volontari in piazza Municipio, Gricignano

Una locandina fuori ad un negozio

venerdì 18 ottobre 2013

Falde inquinate, sindaco di Casal di Principe lancia allarme: mandate autobotti


Ex sindaco,mandate autobotti: 20% cittadini manca acqua pubblica
18 ottobre, 21:17
NAPOLI, 18 OTT - Rifornire con delle autobotti quella fascia della popolazione di Casal di Principe che non ha accesso all'acqua pubblica e che non può più usare quella dei pozzi per l'inquinamento delle falde causato dai veleni interrati dalla camorra. A chiederlo è Renato Natale, ex sindaco del comune del Casertano ormai tristemente noto in tutto il mondo come la terra che ha dato i natali al clan dei Casalesi. "C'è chi si è allacciato abusivamente e chi fa km per trovarla". 
Fonte: ANSA

mercoledì 16 ottobre 2013

Madonna di Casaluce - Attestato di amicizia del sindaco di San Benedetto in Perillis




Casaluce (16/10/13). Il sindaco di San Benedetto in Perillis, Giancaterino Gualtieri, ci racconta del perchè a Casaluce ci sono le radici della comunità abruzzese da lui amministrata e del profondo legame che lega la sua piccola comunità alla cittadina dell'agro aversano.

Luigi D'Alterio - Il ricordo dei nonni.


Gricignano. Il poeta Luigi D'Alterio legge una poesia e ricorda i nonni materni.
Il poeta Luigi D'Alterio

domenica 13 ottobre 2013

In migliaia al corteo per la vita: "Teverola non deve morire"


Teverola (13.10.2013). Anche a Teverola ci si mobilita per chiedere misure urgenti ed immediate per porre fine all'emergenza ambientale e sanitaria che attanaglia la Terra dei Fuochi. "Teverola non deve morire", questo il nome che un folto gruppo di cittadini ha scelto costituendosi in comitato, sodalizio che ha tra le finalità il portare avanti iniziative a difesa dell'ambiente e denunce sullo stato di abbandono del territorio. Nel video le voci dei cittadini che hanno partecipato al corteo partito dallo slargo mercato e giunto dopo circa mezz'ora nella centrale piazza Umberto I.
"Teverola non deve morire"

A Casale manichini con tumore contro il disastro ambientale. La singolare installazione di Pirozzi.


La singolare iniziativa, nata da un'idea dell'artista sanciprianese Giovanni Pirozzi, ha interessato i comuni di Casal di Principe, Casapesenna e San Cipriano. I manichini, costruiti con bottiglie di plastica riutilizzate per l'occasione, ognuno con al proprio interno un tumore ben visibile in una parte del corpo, sono stati installati nelle piazze e agli angoli di strada maggiormente frequentati. Il progetto, pensato e iniziato più o meno sei mesi or sono, ha avuto lo scopo di sensibilizzare i cittadini circa la drammatica emergenza sanitaria e ambientale che interessa la oramai conosciuta col nome di Terra dei Fuochi, quella che un tempo era la Campania Felix e che ora regala lacrime e infelicità. Nel video gli interventi di Giovanni Pirozzi (l'ideatore dell'installazione) e Andrea D'Onofrio (presidente dell'Associazione Work in Progress, promotrice dell'evento).

sabato 12 ottobre 2013

Caivano, almeno in "60.000" al corteo per il creato.


4 Ottobre 2013. Prima che si verifichi il solito balletto delle cifre sul numero dei partecipanti può essere utile dire che il corteo ha impiegato circa un'ora per attraversare il punto in cui ci troviamo.
Una quantità straordinaria di partecipanti a quello che senza dubbio passerà alla storia come il corteo più imponente mai visto fino ad ora in Terra di Lavoro. Se la qualità di una democrazia la si misura anche dal grado di partecipazione a manifestazioni come questa, oggi si è scritta una pagina memorabile della sua storia. 
https://www.facebook.com/pages/Livio-TV/296385737094128?ref=hl

Casal di Pincipe, migliaia in corteo contro l'avvelenamento della Campania


Una folla interminabile, si ha davvero difficoltà a stabilire il numero dei partecipanti al corteo di ieri, certo è che la grande quantità di persone accorse dalle province di Napoli e Caserta ha lasciato il segno: Casal di Principe non più la stessa, cittadini di ogni ceto sociale hanno marciato portandosi dietro il carico di dolore e di speranza del territorio di provenienza.  Da Capitale dell'impero criminale dei clan camorristici a laboratorio modello di cittadinanza attiva, da simbolo della mancanza di controllo da parte dello stato italiano a città di accoglienza e di voglia di partecipazione. Città simbolo di un meridione che spezza le catene del colonialismo che dura da 150 anni. "Mai più uno stato complice della criminalità" questo il grido, carico di rabbia, delle decine di persone che abbiamo incrociato lungo il percorso. "Bonifiche serie e mappatura dei siti inquinati, controllo serrato della filiera agroalimentare...", i cittadini campani hanno le idee chiare su come risolvere la tragica emergenza ambientale. " I soldi ci sono" - ha aggiunto un giovane casalese - "basta usare i soldi del gettito fiscale proveniente dalle zone inquinate o anche utilizzare le ricchezze sequestrate alle cosche". In attesa di un segnale di "volontà", da parte delle istituzioni, la mobilitazione continua.

"La mia Terra è avvelenata". Il grido di dolore in corteo ad Aversa. Partecipazione straordinaria.



"Quando poi si tratta di scegliere e di andare...te la ritrovi tutta con gli occhi aperti  chè sanno benissimo cosa fare", mai parole furono più appropriate, perché è in momenti come questi che la gente fa la "storia" come cantava De Gregori nella famosa canzone.
Un'autentica marea umana si è riversata nelle strade di Aversa per partecipare al grido di dolore lanciato nei giorni scorsi dal social network facebook: "la mia terra è avvelenata!". All'appello hanno risposto migliaia di cittadini, molti i giovanissimi, provenienti da tutta la provincia di Caserta e da quella di Napoli. Nessuna sigla coinvolta nell'organizzazione dell'evento, nè partiti nè associazioni, un esempio lampante della capacità di "autorganizzazione dal basso" della nostra gente che troppo spesso, e incautamente, viene definita come sciatta e dedita ad atteggiamenti omertosi. L'indignazione è stata espressa con un lungo silenzio lungo tutto il percorso, dal Parco Pozzi all'Arco dell'Annunziata (Porta Napoli). Indignati per le emergenze ambientali e sanitarie che interessano gran parte del territorio campano - e che le istituzioni dimostrano di non voler prendere seriamente in considerazione - i cittadini di questa sventurata porzione di Terra di Lavoro hanno finalmente deciso di lanciare un messaggio forte alla camorra e alle istituzioni. Da tutte le parti un coro unanime: subito le bonifiche! Ovvio che non basta una, seppur straordinaria, manifestazione a risolvere il problema. E' un passo importante, ora tocca a tutti essere costanti nel discutere e portare a conoscenza del problema ambientale una sempre più vasta fetta di popolazione. Siamo sulla buona strada. Non demordiamo!
Franco Spinelli

La buona Visione - A Villa di Briano un cineforum per bambini per costruire il futuro


La buona Visione - A Villa di Briano un cineforum per bambini per costruire il futuro
Video realizzato da Franco Spinelli